Casorati, io amo la pittura
Casorati, io amo la pittura, è un documentario di venti minuti che accompagna il visitatore alla scoperta di uno degli artisti più raffinati del secolo scorso e che offre stimolanti strumenti per approfondire la mostra personale Felice Casorati – Collezioni e mostre tra Europa e Americhe, curata da Giorgina Bertolino negli spazi della Fondazione Ferrero ad Alba.
Ampio spazio nel film è dedicato al profondo rapporto che lega
Casorati alla sua città d'adozione, Torino, dove si trasferisce dopo la tragica morte del padre. È lui stesso a raccontarci il rapporto visivo ed esistenziale che lo lega a “questa città quadrata, ordinata che mi sembrava proprio il posto dove io potessi vivere” città che lo vedrà affermato e indiscusso protagonista della vita artistica e dei circoli culturali: dal rapporto di amicizia con il giovane intellettuale Piero Gobetti; al ruolo imprescindibile svolto all'interno del magico fermento culturale che si raccolse attorno alla figura dell'industriale Riccardo Gualino; alla creazione della scuola di pittura cosmopolita nella quale conoscerà la futura moglie Daphne Maugham.
È il critico musicale
Massimo Mila in una garbata intervista dei primi anni settanta a raccontarci la funzione di guida modesta e sapiente che ebbe
Casorati per la generazione Einaudi, un ricordo in cui traspare, oltre all'importanza dell'artista considerato “un maestro di stile”, un commovente affetto per l'uomo.