L'Attico di Fabio Sargentini
Interprete di una visione innovativa, dinamica, aperta e performativa dello spazio espositivo, nel 1968 Sargentini apre al pubblico il celebre garage di via Beccaria, primo spazio artistico italiano letteralmente underground, pensato non come contenitore di mostre, ma come luogo che in se stesso fosse in grado di sollecitare nuove soluzioni creative, aperte alle contaminazioni e alle interferenze dei diversi linguaggi, dall’arte, alla musica, alla danza, al teatro.
Si saldano così nell’attività de
L’Attico due “radici” fondanti, di sorprendete fecondità e attualità, che vengono indagate e approfondite dalla mostra: luoghi e idee germinali, che anticipano di decenni la dimensione interferente e spettacolare che oggi caratterizza il rapporto libero della contemporaneità con l’universo delle immagini.
Video e Touche screen prodotto da
MACRO Museo d'Arte Contemporanea, Roma