Array
La rossa Ferrari, l’icona che appassiona milioni di tifosi, nasce dal sogno di un bambino di nome Enzo. Affascinato dalla velocità e dalle vetture dei pionieri all’inizio del Novecento, Enzo Ferrari non ha mai smesso di nutrire un amore quasi sensuale per le automobili. Le ha sognate e guidate, prima di costruirle. Questa passione lo ha portato a creare la Scuderia più longeva della storia, dando vita a una fabbrica di provincia capace di produrre auto sempre più veloci ed efficienti, protagoniste di vittorie indimenticabili in tutto il mondo. “Agitatore di uomini”, come amava definirsi, ha saputo scegliere i collaboratori più validi e riconoscere il talento dei campioni, alla ricerca costante della prossima vittoria, soffrendo disperatamente ogni volta che un incidente distruggeva il frutto del suo lavoro.
Enzo Ferrari ha vinto tutto ma ha dovuto sopportare una serie di tragedie che avrebbero piegato la volontà di chiunque: la morte del padre e del fratello durante la prima guerra mondiale, la perdita dell’amato figlio Dino, e di moltissimi piloti che hanno corso per lui, come Alberto Ascari e Gilles Villeneuve, vittime di terribili incidenti.
Intramontabile oggetto del desiderio, prediletta dalle star ed emblema del glamour, la Ferrari è un mito. Ma chi è Enzo? Chi è l'uomo dietro gli occhiali scuri? Attraverso documenti autobiografici e un ricco utilizzo di archivi, uno dei più famosi italiani di sempre si racconta, ripercorrendo la sua carriera e la sua vita personale.
Link al film: https://www.raiplay.it/programmi/enzoferrariilrossoeilnero
Produzione: ARTE G.E.I.E., Seppia Film e Zenit Arti Audiovisive
Con la partecipazione di: Rai Documentari, Histoire TV e RTS – Radio Télévision Suisse
Con il sostegno di: Piemonte Doc Film Fund - Fondo regionale per il documentario, Centre national du cinéma et de l’image animée, Région Grand Est, en partenariat avec le CNC, PROCIREP, Société des auteurs, ANGOA
Scritto e diretto da: Enrico Cerasuolo
Prodotto da: Massimo Arvat e Cédric Bonin
Montaggio: Marco Duretti
Musica originale: Benoît Pimont
Fotografia: Hervé Roesch
Suono: Martin Sadoux
Riprese aggiunte: Lucio Viglierchio e Paolo Rapalino
Montaggio del suono: Martin Sadoux
Mix: Vivien Roche
Color correction: Christophe Reynaud e Paolo Rapalino
Assitente montatore: Lucio Viglierchio
Titoli: Daniéla Naphaïvong
Anno di produzione: 2022
Premi e Festival
- miglior film al Beausoleil Côte d'Azur Sport Film Festival - FICTS, 2023 (FICTS Federation)
- primo posto alla 13esima edizione del BCN Sports Film Festival
- menzione d'onore allo SPORT MOVIES & TV 2022 – 40th MILANO INTERNATIONAL FICTS FEST
- GLOCAL FILM FESTIVAL 2022 - Due speciali eventi “Aspettando”
- antemprima al Museo Nazionale dell'automobile di Torino
- rassegna Cinema delle Valli - Villar Perosa
- International Sport Film Festival Slovenia 2023
Attraversando i paesaggi solari della Sardegna, il film illumina le zone d’ombra di una cultura millenaria, che vive ancora nel presente dei testimoni e delle storie che ci riportano agli eterni interrogativi sulla morte
Joy è una giovane di seconda generazione appassionata di danza. Chiamata da un’amica a svolgere un'attività presso l’Ex Moi (un complesso di palazzine occupato da persone rifugiate e migranti) si trova a fare i conti con la propria identità e le proprie radici africane.
Last Call parte dalla pubblicazione del libro The Limits to Growth, scritto da un team di scienziati del MIT, questo raccontava il futuro del mondo...